
26° COMPLEANNO USU PIETRA LIGURE
Torneo di pallavolo in carrozzina per il 26° anniversario dell’Unità Spinale: sport, inclusione e legami che vanno oltre la cura
PIETRA LIGURE– Venerdì 23 maggio 2025, l’Unità Spinale festeggia 26 anni di attività con un evento sportivo simbolico e partecipato: un torneo di pallavolo in carrozzina che vedrà sfidarsi sei squadre miste, formate da pazienti ed ex-pazienti dell’unità, operatori sanitari, studenti di fisioterapia e persone con lesione midollare provenienti da altre realtà del territorio.
Una giornata pensata non solo per celebrare un traguardo importante, ma anche per ribadire due messaggi centrali: l’importanza dell’attività fisica e sportiva nella vita della persona mielolesa e il valore della relazione continua tra operatori, pazienti e comunità esterna.
Lo sport, e in particolare uno sport di squadra come la pallavolo, rappresenta un potente motore di benessere fisico e psicosociale. Rende visibile la forza della persona oltre la lesione, e promuove una visione attiva e partecipata della riabilitazione.
Il torneo sarà anche un momento di osmosi reale tra chi vive e lavora all’interno dell’Unità Spinale e chi porta avanti percorsi di vita attiva in altre realtà: un ponte tra mondi che si arricchiscono a vicenda, attraverso il movimento, il gioco e lo scambio di esperienze.
L’iniziativa è aperta a tutti, con il desiderio di avvicinare il pubblico alla cultura dell’inclusione e dello sport adattato, e di festeggiare 26 anni di impegno condiviso tra pazienti e professionisti.
Sempre più evidenze indicano la necessità di una medicina proattiva. Per le persone con lesione midollare, il movimento non è solo possibile: è necessario.
Negli ultimi anni si è consolidata una visione della medicina sempre più orientata alla prevenzione, al mantenimento della salute e alla promozione dell’autonomia. Una medicina proattiva, capace di anticipare i problemi invece di limitarsi a curarli quando si manifestano.
Questo approccio è particolarmente importante quando si parla di persone con lesione al midollo spinale. La ricerca e l’esperienza clinica dimostrano che mantenere una buona forma fisica non è solo utile, ma fondamentale per la qualità della vita, per almeno tre motivi principali:
1. Prevenzione delle complicanze secondarie Dopo una lesione midollare, il corpo è più vulnerabile a numerose complicanze: atrofia muscolare, osteoporosi, infezioni respiratorie e urinarie, piaghe da decubito, dolore neuropatico, solo per citarne alcune. L’attività fisica regolare, adattata alle capacità individuali, aiuta a prevenirle e riduce il bisogno di cure farmacologiche o ospedalizzazioni ripetute.
2. Salute cardiovascolare e metabolica Anche nelle persone con mobilità ridotta, l’esercizio migliora la circolazione, la funzionalità polmonare e il metabolismo, contribuendo a ridurre il rischio di diabete, ipertensione e obesità. Il mantenimento della massa muscolare e il consumo calorico legato allo sport diventano strumenti di prevenzione attiva.
3. Benessere psicologico e identità Muoversi, allenarsi, partecipare a uno sport significa ritrovare padronanza del proprio corpo. Lo sport diventa così anche strumento di ricostruzione dell’identità dopo una lesione, di socializzazione e di miglioramento dell’umore. L’attività fisica è oggi riconosciuta come intervento terapeutico completo, con effetti positivi anche su ansia e depressione.
In sintesi: per la persona con lesione al midollo spinale, l’attività fisica non è solo un’opzione, ma una parte integrante del percorso di salute.
Investire in sport, educazione al movimento e programmi di allenamento adattato significa promuovere una vera medicina del futuro: attiva, partecipata e centrata sulla persona.